La consapevolezza del proprio benessere mentale come chiave per essere felici con Myndoor

La consapevolezza del proprio benessere mentale come chiave per essere felici con Myndoor

Ci presentiamo al “Millionaire”

La nostra storia si può dire che nasca da un’amicizia e da delle passioni in comune: la tecnologia e la voglia di aiutare le persone. Quando Francesco, il nostro CEO, era pilota per la Marina Militare ha notato come in quell’ambiente la più grande causa di incidenti derivava dallo stress. Insieme al compagno di stanza e amico, Alessandro, hanno iniziato a pensare a un modo nuovo e innovativo per fornire informazioni accurate e predittive relative al benessere psicologico delle persone.
Quando sei un militare, l’attenzione alla parte psicologica della persona è limitata: sei soggetto a e quiz, che dovrebbero misurare il tuo stato di benessere – ma nessuno dei metodi utilizzati permetteva un’analisi continua e realistica dello stato psicologico della persona.

Qual era quindi il mezzo più adatto per poter affrontare questo problema?
La comunicazione è stata la chiave: siamo persone e proviamo sensazioni e sentimenti, teniamolo sempre a mente.
Francesco e Alessandro hanno quindi pensato di utilizzare la semantica per poter analizzare lo stato emotivo dei candidati durante varie missioni in tutto il mondo,  e per sette anni hanno raccolto dati, in collaborazione con enti scientifici e cliniche, per poter riconoscere un pattern da applicare a quello che poi è diventato il prodotto di Myndoor: un modello di intelligenza artificiale.

In questo percorso la collaborazione con acceleratori son stati essenziali.
La Fondazione Golinelli ha creduto per prima nel nostro progetto – con il programma Re-Actor –  e poi l’aiuto di InnoVits Gymnasium e successivamente di Dpixel abbiamo continuato il nostro percorso, sino a creare il primo prodotto. Partendo dal mercato italiano abbiamo iniziato a collaborare con le prime aziende partner e a creare i primi prototipi ma a breve apriremo anche una sede in Texas, negli Stati Uniti. I concetti di salute mentale e prevenzione infatti sono più radicati e considerati oltreoceano, e dopo la pandemia c’è stato un boom di richieste d’aiuto. L’obiettivo è quello nel breve termine di offrire alle persone uno strumento per conoscersi meglio e prevenire i sintomi mentali dello stress ma questo è solo l’inizio.